Mi hanno ucciso le parole eterne,
quel noi che narrava di un restare che non è stato,
quei baci che scavavano tra orgasmi bagnati di cielo.
Mi hanno ucciso i verbi,
svaniti tra il quotidiano vivere
e l'apatia di una cantilena di lamentele.
Mi hanno ucciso i pugni in cielo,
le grida di lotta, svanite tra i portafogli pieni,
i fiori sbocciati e volati via tra le mie mani,
portati via da un tenue soffio di vento.
Mi hanno ucciso i visi spenti,
i sorrisi dispersi tra le rughe della fretta della vita,
ma il cuore batte, perdio!
Un lago in un deserto nascerà,
la parola tornerà tra i muri grigi
e i fogli bianchi,
a raccontare i suoi si, ed i suoi no,
e le nuvole,
rideranno del mondo.
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