giovedì 22 giugno 2017

Li ho visti

Li ho visti;
fisici scolpiti da arnesi scomposti,
tatuaggi disegnati senza segni,
visi perfetti da perverse epilazioni
Abbronzati
Li guardano incantate,
quelle donne,
fanciulle e non,
sussurrando parole di ammirazione indicibile
Poi loro aprono bocca;
verbi, avverbi, congiuntivi
in un minestrone di lettere confuse,
come i loro discorsi di forza, sesso e calcio
E dell’immancabile Salvini
Allora speri che quelle donne scappino,
fuggano come davanti a visitors svelati,
invece gli sguardi di quelle bambole
senza sogni,
diventano famelici,
audaci

Dietro a loro una bambina
insegue ridendo una farfalla

Nulla e perduto
Ancora

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