Non so fingere!
Un guaio in un mondo
finto
Son folle!
Ma solo di un cuore;
quello che batte
Il giorno mi staglia
il suo fragore,
la notte il suo tepore
E non posso
estirpare il senno;
purezza unica
contemplata tra
dolori dati e ricevuti
Ma donati
Tutti
Cresciuto tra risate
e pianti
Di salici piangenti,
di girasoli
girovaghi
Di vestiti gettati a
terra
e ricomposti come un
puzzle colorato
di migliaia di pezzi
Mordo il cuore
perché è troppo
Inganno il tempo
parlando con la luna,
giocando con le
stelle
La neve mi porta
calore
Il camino l’ardore
Ma dov’è la mia Vita?
Ridatemela...
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